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La nascita del regno
di Aragona avvenne parallelamente alla nascita del vicino regno di Navarra, incerto
sul proprio destino tra i due versanti dei Pirenei ma con il quale fin dall'inizio
si instaurarono forti vincoli storici. L'invasione islamica era stata fulminea:
nell'arco di sette anni dallo sbarco era stato raggiunto il controllo di quasi
tutta la penisola. Nelle zone più settentrionali della Spagna i musulmani
insediarono delle guarnigioni nei centri urbani e sottomisero le popolazioni
che vivevano in quei territori. Tra i nobili, alcuni si adattarono alla
condizione di sudditi 'protetti', mentre altri addirittura si convertirono
all'Islam e riuscirono a fondare delle dinastie che governarono una parte non
trascurabile del territorio ispano-arabo. Il più famoso tra questi fu il conte
Casio, un antico duca visigoto che abbracciò la nuova fede al momento della conquista
e la cui famiglia, nel corso dei secoli, raggiunse il controllo di un ampio
territorio che inglobava la parte orientale de La Rioja, il sud della Navarra e
la campagna di Borja. Il territorio governato dai Banu Qasi, nome con cui
vennero indicati i successori del conte nelle fonti musulmane, fu un vero e
proprio Stato-cuscinetto tra il territorio di al¬Andalus degli emiri di Cordoba e i nuclei cristiani dei Pirenei
occidentali, anche perché i capi Banu Qasi erano imparentati attraverso stretti
vincoli di sangue anche con i sovrani o i signori cristiani. |
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