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ArtigliereXV
secolo Descrizione L’introduzione e la
diffusione delle armi da fuoco sui campi di battaglia determinò drastici
mutamenti non solo nella strategia militare, ma anche nella struttura stessa
degli eserciti. I progressi di tali strumenti bellici, sia che si trattasse di
artiglierie sia che fossero armi da fuoco individuali, furono lenti e graduali,
ma, verso la fine del XV secolo, ogni esercito disponeva ormai di una buona
dotazione di archibugi e di un parco di artiglierie campali e da assedio. Armi
e simboli La
panciera era una protezione del ventre costituita da una
placca di ferro amovibile, fissata al busto per mezzo di un sistema di corregge
di cuoio. Sotto il cappello de
ferro l’artigliere portava una cervelliera o una barbuta alla quale era fissato
un pezzo di metallo mobile a protezione della gola, chiamata baviera. Il
mascolo era la parte posteriore della bombarda che veniva
riempita di polvere da sparo. Era munito di un piccolo foro, il focone, attraverso cui veniva dato
fuoco alla carica. L’artigliere vestiva
un’ampia cotta di cuoio ispessito
che gli garantiva una certa difesa contro le fiamme che potevano sprigionarsi
dalla bombarda. La
bombarda era un pezzo d’artiglieria con una bocca da fuoco
corta e di grande diametro, che sparava proiettili lungo una traiettoria ad
arco. |
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