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Guerriero AztecoXV
secolo Descrizione Morire sul campo di battaglia
o su una pietra sacrificale rappresentava per il guerriero azteco la certezza
di diventare un "compagno dell'aquila", o anche un "compagno del
sole". Questa onorificenza donava al guerriero il privilegio di far parte
della corte che accompagnava l'astro nel suo cammino dall'alba al tramonto.
Dopo quattro anni in una tale condizione, il guerriero si reincarnava in un
colibrì. Armi
e simboli L’insegna era portata dai capi affinché
fossero riconoscibili negli scontri. Veniva tenuta dietro le spalle da corde
che s’incrociavano sul petto. La tunica, chiamata ichcahiupilli, era di tessuto coperto con piume d’uccello. La macquauitl era la caratteristica arma
azteca. Si trattava di un legno su cui venivano incastrati frammenti taglienti
di ossidiana. Lo scudo era chiamato chimalli, aveva forma circolare ed era ornato di piume e
decorazioni simboliche. |
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